PORTA LA BELLEZZA NEL PIATTO

 Dicono che l’uomo sia quello che mangia. E ormai sappiamo tutti che il cibo è ben più che mero nutrimento: è un modo per esprimere e chiedere amore, concedersi gratificazione, domandare attenzione, riempire baratri di paure o combattere solitudini. Mangiamo troppo, mangiamo poco, mangiamo male. La differenza la fa spesso il modo in cui mangiamo, l’attenzione a quel che mettiamo nel piatto, sia come contenuto sia come forma.

Porta la bellezza nel piatto!

Non serve essere grandi chef e a praticare la nobile arte dell’impiattare. Ci si ciba prima con gli occhi e solo dopo con la bocca. Anche il manicaretto migliore, sano e realizzato con materia prima a chilometro zero e di stagione, gettato a cucchiaiate informi in un piatto, perde ogni attrattiva. Dopo aver fatto la spesa con coscienza e cucinato con amore, concludi in bellezza impiegando un po’ di tempo per scegliere il piatto giusto, alternare i colori, creare delle disposizioni originali, aggiungere un decoro ottenuto per esempio con un goccio di crema di aceto balsamico o un ricciolo di carota. Se serve qualche minuto in più per portare la pietanza in tavola, sarà ben speso.

Una tavola ben apparecchiata e un piatto che si presenta bene sono segno di amore e di rispetto, anche quando si mangia da soli. Portare creatività, originalità e gradevolezza estetica in quel che si propone a colazione, pranzo e cena ha sempre implicazioni positive su appetito, digestione e umore! Non solo a Natale ma anche nel nostro quotidiano. Ce lo dice anche la scienza che il bello è meglio.

Dott.ssa Roberta Bianchi, Psicologa Psicoterapeuta

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